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IL FATTO QUOTIDIANO

ilfatto2...e adesso ovviamente corro in edicola nonostante la neve per leggere l'articolo di Cesare Vanzella :)

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La recensione di Music Map

cdGermano Bonaveri sarebbe un ottimo esempio per chi cerca la voce ‘cantautore’ sul dizionario. Ritmi tranquilli, dal folk alla musica latinoamericana, passando per jazz e sottili ballate, legano fin da subito la chitarra acustica a testi di alto livello letterario. “Città invisibili” è infatti il titolo del secondo disco solista dell’autore bolognese, dopo “Magnifico” (valso la finale del Premio Tenco 2007) e numerosi altri progetti. Le canzoni evocano scorci di scene e di momenti evanescenti, sulla stessa linea delle descrizioni di città immaginarie ad opera di Marco Polo nell’omonimo libro di Italo Calvino. “Danza” suona un’iniziale tango struggente e malinconico, “Le città invisibili” è una stupenda ballata in uno stile che si colloca a metà tra Fabrizio de Andrè e Lucio Dalla. Lo stesso Dalla partecipa con il clarinetto nella lenta e sobria “Controvento”, prima delle battute sostenute di “Clandestino”, forse il pezzo migliore insieme alla simpatica e pizzicata “Il ragno”. Più commoventi sono la ninnananna “Lettera al figlio”, il triste piano di “Nöel” e la distesa “Danza (adieu)”, che promette piuttosto un sofisticato e romantico arrivederci. (Federico Pozzoni)

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RAI Music notizie: Germano Bonaveri

Germano Bonaveri su RAI tv MusicSono felice di annunciare che il portale di RAI.TV music ha dedicato una pagina al progetto. Ringrazio in particolare Federica Gentile e Dolores Mahchi per questa bella iniziativa!

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RAI MUSIC, Federica Gentile intervista Germano Bonaveri

RAI-GENTILEFederica Gentile intervista Germano Bonaveri in occasione dell'uscita del suo ultimo album "Città Invisibili". Scrivere canzoni è per lui una vera e propria urgenza espressiva e il palco un pretesto per comunicare con gli altri in maniera profonda. Considerato uno degli eredi della scuola cantautorale italiana, Bonaveri ci regala una riflessione sulla società attuale e sui tanti invisibili che, loro malgrado, di questa non ne sono pienamente protagonisti.

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L'articolo di SUONO di novembre 2010

SUONO: Un perfetto esempio incorniciato nella bacheca dei grandi cantautori italiani

Germano BonaveriSUONO, di novembre 2010: Cresciuto ascoltando De André, De Gregori, Guccini e Conte, il cantautore bolognese presenta il suo nuovo CD ispirato al racconto di Italo Calvino al quale collaborano anche Lucio Dalla, Marco Alemanno e Mario Arcari. Vestita indistintamente con abiti folk, jazz e world, ogni canzone da Danza a Controvento, Clandestino, Miraggi, Onde, Il ragno, Lettera al figlio sino a Reverse coglie le problematiche quotidiane, le elabora in poesia e le racconta in musica attraverso una voce possente che tocca l’animo di chi l’ascolta portando a galla quelle emozioni che la vita riserva a ognuno di noi.
 I tredici brani sono una sorta di viaggio attraverso le numerose "invisibilità" che ci circondano e invitano alla riflessione. Un perfetto esempio incorniciato nella bacheca dei grandi cantautori italiani…

Sergio d'Alesio (vai all'articolo)

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ORA ITALIA - IL PROGRAMMA DI RADIO DEGLI ITALIANI IN PATAGONIA

La Radio Nacional Argentina a Viedma , capoluogo storico della Patagonia e legato da sempre all'immigrazione italiana che a partire dal 1853 segnò il futuro di questa citta’ e l’intera Regione, trasmette ogni sabato ORA ITALIA. Trasmetteranno brani del disco CITTA' INVISIBILI. L'idea che ascoltino il mio lavoro a migliaia di chilometri da qui genera una specie di vertigine entusiasta: e' emozionante.

Grazie Magalì Pizarro, grazie agli amici di oltreoceano. Viene voglia di venire a vivere li' da voi. E riaccende la speranza.

Cliccate qui per ascoltare la puntata del 6 novembre

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RAI International - Notturno taliano

rai

Clicca qui per ascoltare l'intervista di Ida Guglielmotti
, durante la trasmissione Notturno Italiano: alcuni brani di Citta' Invisibili (l'ultimo CD) in uno dei pochi programmi culturali del panorama italico.

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Da "L'isola che non c'era":"Ribellarsi con la penna in mano"

isola"Città Invisibili", il secondo album di Germano Bonaveri

di ALBERTO BAZZURRO

Dopo le grandi promesse del disco d’esordio, “Magnifico”, che nel 2007 gli hanno guadagnato un (doveroso) invito al Premio Tenco (e a cui va aggiunto “Scivola via”, uscito nel 2004 a nome del gruppo Resto Mancha, stessa “parrocchia”), il quarantaduenne bolognese Germano Bonaveri, interprete dalla vocalità che non può lasciare indifferenti e autore di brani dai contenuti appassionati e appassionanti, impregnati di un ormai alquanto desueto impegno civile, se ne esce con questa (attesa) opera seconda, Città invisibili, come s’intuirà ispirata all’omonimo romanzo di Italo Calvino, frammenti del quale fanno qua e là capolino lungo il cd, specificatamente in Dialogo (voce narrante Alemanno) e Reverse (voce narrante, qui, Bonaveri stesso).

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Dal sito di OLTRE MUSICA MAGAZINE

Germano BonaveriScritto da Andrea Di Renzo

Dopo l’ottimo album d’esordio del 2007, Magnifico, il cantautore bolognese Germano Bonaveri ci regala un’altra grande prova d’autore con Città invisibili (Rusty Records), ispirandosi all’omonimo romanzo di Italo Calvino. Il brano che dà il titolo al disco, infatti, è preceduto dalla voce narrante di Marco Alemanno che recita uno stralcio dell’opera che ha come protagonista Marco Polo. Un’ispirazione che diventa poi una concenzione personale sul “lancinante mondo urbano” che “non offre idee, ma solo barricate”, a cui segue però la vocazione ben precisa di Bonaveri di “ribellarsi con la penna in mano ed inventarsi storie mai vissute”. Le sue canzoni sono piene di significato, invitano chi ascolta a pensare, a riflettere sull’attuale stato delle cose, o su problemi di attualità, come in Clandestino (“...profugo ed orfano del vostro mondo, di un occidente che ha toccato il fondo...”), impreziosita dal clarinetto di Lucio Dalla. Nel cuore dell’album c’è Onde, bellissima meditazione personale in cui il cantautore si chiede “cosa sarà di me?”, aprendosi poi al tu e al noi, in una dimensione che abbraccia l’universo intero. Altro episodio emotivamente coinvolgente è Lettera al figlio, un dialogo interiore intenso con un figlio che nella realtà non esiste. Bonaveri, come scrive Luigi Maieron nella nota finale, si conferma uno straordinario cantore di “geometrie di parole e sentimenti”. VAI AL SITO