WEB METROPOLIS: LA STAFFETTA

"Se di Deus Ex Machina ha bisogno il teatro, un motivo c’è sempre. Nessuno viene mai scoperto, viene solo sacrificato all’altare degli spettatori in attesa dell’ultima scena, quella quando tutto va per il meglio, perché chi sta a guardare ha hanno bisogno di purificarsi. Lo scopo del dramma è proprio questo…Per quello all’artista vero viene dato quel potere immenso di Liberare…. e salvare gli uomini…."

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LA STAFFETTA - Recensione

Di Vanni Spinelli

“La Staffetta” di Germano Bonaveri:
quando la resistenza passeggia con l’eutanasia

BONAVERI - LA STAFFETTASono diversi i motivi per i quali mi metto a scrivere queste righe: comunicare, nel mio piccolo, l’esistenza di un uomo che vive nella periferia di Bologna. Quest’uomo, circondato da gatti, si chiama Germano Bonaveri, ed io lo considero uno dei più grandi artisti/artigiani italiani del nostro tempo, nonché uno dei più abili cantautori presenti nella scena… quale scena? Non ci sono scene indie, underground e simili per Bonaveri: che non sia propriamente commerciale è ben evidente, ma a me piace pensare che questo importante produttore, creatore (e conferisco a questo termine tutto il suo valore etimologico dal verbo greco “poieo”, vale a dire qualcuno che dalla materia grezza riesce a fare, produrre qualcosa di unico, personale ma allo stesso tempo universalmente prezioso) di bellezza vaghi immobile in un ambiente che è quello di chi vuole e sa trovarlo, svincolandosi dagli abusati canali di fruizione musicale attraverso i quali viene iniettata la nostra quotidiana dose di merda che, gradevole o meno che sia il sapore, ha il difetto oggettivo di precludere all’artista di emergere e al pubblico di scoprire qualcosa perlomeno proiettato alla stimolazione del pensiero. Ho scoperto Bonaveri tramite un procedimento analogo, e di questo faccio un mio piccolo vanto.

Bonaveri: nuovo disco, rabbia antica

di Alberto Bazzurro

 L'8 Marzo esce La staffetta, il nuovo e atteso album di Germano Bonaveri.

BONAVERI - LA STAFFETTAA oltre tre anni dal precedente “L’ora dell’ombra rossa” (autunno 2011), tutto giocato sull’allegoria dei tarocchi, l’8 marzo esce finalmente La staffetta, il nuovo, atteso album di Germano Bonaveri, che abbiamo ascoltato in anteprima per i lettori dell’Isola, approfittandone poi per scambiare qualche battuta (qualche impressione, più che altro) con l’autore. Partendo per esempio dal significato più intimo del disco, come e più del solito segnato da una pregnanza testuale che trasuda da tutti i pori.

“Si tratta di un concept – premette Bonaveri – che prosegue il corso dei lavori precedenti. Volevo raccontare la sconfitta, il Calvino delle Città invisibili: trovare chi e cosa non è inferno, e farlo durare, perpetuarlo, dargli spazio.

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LA NUOVA FERRARA 22-1-2014

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Germano Bonaveri in studio a Tele 1

 Speciale dedicato a Germano Bonaveri in studio a Tele 1, ospite di Maurizio Marchesi.Germano Bonaveri in studio a Tele 1