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Davidia, storie di un cuore qualsiasi

Dal sito di Davidia

Bonaveri & Co.
Teatro Tortona 14 marzo

Germano Bonaveri ha cantato de André.
Si fa presto a dire "le cover di de Andrè", certo.
Eppure il vero artista cosa fa: canta le canzoni di altri senza la più piccola velleità ad avvicinarsi all'originale.
La bravura sta nella capacità interpretativa che non è data a tutti ma a Bonaveri sì.
Di questo siamo stati tutti convinti e non ci è voluto davvero molto per capirlo perché già dal primo attacco di Prinçesa è stato tutto chiaro come il sole: questo cantautore le qualità migliori che un artista possa avere le ha: originalità, bella voce, gestualità. Tutto.
De Andrè avrebbe fatto "chapeau"? Chi lo sa, ma il pubblico è rimasto davvero estasiato dalla performance e questo è ciò che un interprete si aspetta, il risultato migliore.
E poi che dire della band - i Resto Mancha (bravissimi) - supportata dalla presenza di un fantastico Mario Arcari che con de André ha lavorato a più riprese e che, quella sera sul palco, aveva il volto divertito di un bambino.

La cornice allo spettacolo è stato davvero di grande pregio: provare per credere.
La serata ha registrato il tutto esaurito.
Ideatore della serata un grande Alberto Bazzurro supportato dal Club Tenco.

Che ringraziamo.

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Germano Bonaveri a Tortona l’è mèj che Arisa a San Remo - ma di tanto, veh

Vai all'articolo di Giovanni Choukhadarian (Blog su KATAWEB)

Perché, agnolotte mie e non de la ventura, dopo tot giorni e settimane di 59esimo Festivàl della canzone italiana, a uno magari gli vien pure voglia di decomprimersi quel tot. E allora quale posto migliore di Tortona, patria del Perosi, che il cielo l’abbia in gloria, e del mè amìs Alberto Bazzurro? Nessuno, in fatto, e meglio poi se l’occasione è un concerto in onore di Fabrizio De André, tenuto da Germano Bonaveri e i suoi prodigiosi Resto Mancha...

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Da AGI per De Andre'

Bonaveri puo' essere definito l’erede di Guccini. Anche lui emiliano, calca un crinale composito che lo fa navigare tra De Andre’, Gaber e il Guccio. Sempre impegnato in concerti ma anche in tributi a Faber, Bonaveri sta lavorando alla realizzazione del suo terzo album, dopo i buoni riscontri ottenuti da “Scivola via” e da “Magnifico”. A quest’ultimo disco, pubblicato nel 2007, hanno collaborato musicisti come Beppe Quirici e Mario Arcari.

(di Germano Bonaveri) - Benvengano le celebrazioni di Faber. Benvengano oggi e va bene anche se gli stessi che adesso lo acclamano sono gli stessi che ieri esaltavano e domani esalteranno (appena si spegneranno le luci del circo) la musica usa e getta . Benvenga che le radio spazzatura dei grandi network dimentichino per un attimo i diktat degli x-factoriani e trasmettano Giugno '73.

Benvenga la denuncia del bisogno di ritrovare quel modo di fare musica: fosse vero. Io non so cosa farebbe De Andre' oggi, se fosse qui tra noi. A me viene in mente il Gaber di "Io se fossi DIo": metterebbe un sacco di distanza tra se' e questo mondo voltagabbana. Starebbe con le vittime di questo mondo: concerti su concerti. Non si rimpianga De Andre' con l'hit parade in tasca e la penna attenta a non ferire le suscettibilita' di qualcuno che conta. Si rimpianga con un po' di silenzio ogni giorno, tutti i giorni.

Si rimpianga l'intelligenza indipendente, che oggi e' merce cosi' rara da meritare di essere ricordata con altrettanta forza accanto a Fabrizio. In ultimo, benvengano le celebrazioni di Faber, se contribuiranno a farlo conoscere meglio a chi e' molto giovane e che magari sara' cosi' entusiasta della vita da innamorarsene.

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Libera Messina.it

Ritorna il tema della "dignita'". Bonaveri, forse l'erede di Guccini, spiega: "Rimpiango la sua intelligenza indipendente che oggi e' merce rara. Benvengano le celebrazioni di Faber, se contribuiranno a farlo conoscere meglio a chi e' molto giovane e che magari sara' cosi' entusiasta della vita da innamorarsene". Vale la pena ricordare l'omaggio che la cultura provenzale rendera' domani al cantautore scomparso....

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Di Maurizio Bianchimano

Mi trovo sulla scrivania un cd uscito nel 2004 a nome dei Resto Mancha , progetto formato da Germano Bonaveri (cantante ed autore) , Fabio Guercio (chitarra e coautore di molti pezzi presenti qui) , Luca De Riso (basso) , Lugi Bruno (pianoforte) e Gaetano Alfonsi (batteria) . Lo infilo nel mio cd player e ne rimango piacevolmete catturato , voce da cantautorato colto e musiche fuori dal tempo che profumano di Jazz , Blues , Sudamericana e suonate come dio comanda .
sito web :Maurizio Bianchimano

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Germano Bonaveri canta anche De Andre’…

La musica leggera sarebbe costruita con gli avanzi delle musiche (critici severi) , ma della “esistenza musicale”, la canzone e’ il momento culminante.
Abbiamo bisogno di una musica di tutti i giorni, il suono ci lega alla vita e la memoria e’ vita. Viviamo in un acquario sonoro, non solo perche’ le musiche ci arrivano da tutte le parti, ma anche perche’ il rumore e’ una costante della nostra esistenza.

“La canzone e’ un occhio puntato su questo secolo, la cui brevita’ e’ stata gia’ teorizzata. Se e’ cosi’, la brevita’ della canzone riesce ad inseguirlo e raggiungerlo” (Manlio Sgalambro).
Ma bisogna distinguere fra canzonetta, intesa come semplice prodotto di consumo e canzone come mezzo espressivo tipico del nostro tempo, portatore di forme e contenuti, che un passato erano privilegio dell’alta cultura, e l’emiliano Germano Bonaveri onora con la sua coerente vocalita’ e scrittura di brani questa aspettativa. Ancor meglio dal vivo, con chitarra o il gruppo.
La canzone e’ un media specifico, di parole-musica-voce del cantante/autore e arrangiamento.
Anche se cantiamo di meno, il peso che le canzoni hanno nella nostra vita non e’ affatto diminuito, in quella dei sentimenti.
Bonaveri merita maggiore visibilita’ ed attenzione, perche’ e’ impegnato nelle idee e nella comunicazione espressiva, in un momento di grave crisi di valori, un deserto dell’anima.
Il suo ripensare Fabrizio De Andre’ e’ naturale, fuori dalle mode.
“ I lampioni che la musica accende nel tempo dell’individuo sono surrogati di quel tanto dibattuto senso dell’esistenza che egli va cercando” (Theodor W. Adorno).
Germano Bonaveri e’ un artista della re-esistenza, cosciente che il successo ha un prezzo da pagare all’industria del consenso, e che dobbiamo “cambiare la musica”.

Edoardo Kanzian.

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da BLOGBUSTER

Ho sentito cantare Bonaveri per la prima volta al Tenco un paio di settimane fa, ero rimasto colpito soprattutto dalla melodia della canzone che aveva presentato. Incuriosito mi sono comprato il suo ultimo cd, devo ammettere che al primo ascolto credevo di avere buttato via dei soldi, ma fortunatamente mi sbagliavo.
Infatti, tutte le dodici canzoni trasmettono sensazioni profonde a volte improvvise, ad esempio prendiamo” Magnifico”, la canzone che dà il nome all’album, è costruita in maniera molto particolare difficile da comprendere se non si ha a portata di mano il testo....
di SanSimone

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FUORI DAL MUCCHIO 12/2007

Se ci sentite un quarto di De Andre', uno di Fossati e un altro di Gaber, non siete lontano dal vero. Sara' anche per alcuni dei brevissimi compagni che accompagnano Germano Bonaveri in diverse tracce: Elio Rivagli alla Batteria, Mario Arcari ai fiati, Beppe Quirici al basso (ma anche alla produzione artistica)....
Gianluca Veltri
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Il cantautore

L'articolo di Annino La Posta sulla rivista Il cantautore - numero unico per il Premio Tenco 2007 dal titolo: Le strade che portano a Sanremo, in giusta stagione.
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