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Ritorna il tema della "dignita'". Bonaveri, forse l'erede di Guccini, spiega: "Rimpiango la sua intelligenza indipendente che oggi e' merce rara. Benvengano le celebrazioni di Faber, se contribuiranno a farlo conoscere meglio a chi e' molto giovane e che magari sara' cosi' entusiasta della vita da innamorarsene". Vale la pena ricordare l'omaggio che la cultura provenzale rendera' domani al cantautore scomparso....

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Di Maurizio Bianchimano

Mi trovo sulla scrivania un cd uscito nel 2004 a nome dei Resto Mancha , progetto formato da Germano Bonaveri (cantante ed autore) , Fabio Guercio (chitarra e coautore di molti pezzi presenti qui) , Luca De Riso (basso) , Lugi Bruno (pianoforte) e Gaetano Alfonsi (batteria) . Lo infilo nel mio cd player e ne rimango piacevolmete catturato , voce da cantautorato colto e musiche fuori dal tempo che profumano di Jazz , Blues , Sudamericana e suonate come dio comanda .
sito web :Maurizio Bianchimano

Germano Bonaveri canta anche De Andre’…

La musica leggera sarebbe costruita con gli avanzi delle musiche (critici severi) , ma della “esistenza musicale”, la canzone e’ il momento culminante.
Abbiamo bisogno di una musica di tutti i giorni, il suono ci lega alla vita e la memoria e’ vita. Viviamo in un acquario sonoro, non solo perche’ le musiche ci arrivano da tutte le parti, ma anche perche’ il rumore e’ una costante della nostra esistenza.

“La canzone e’ un occhio puntato su questo secolo, la cui brevita’ e’ stata gia’ teorizzata. Se e’ cosi’, la brevita’ della canzone riesce ad inseguirlo e raggiungerlo” (Manlio Sgalambro).
Ma bisogna distinguere fra canzonetta, intesa come semplice prodotto di consumo e canzone come mezzo espressivo tipico del nostro tempo, portatore di forme e contenuti, che un passato erano privilegio dell’alta cultura, e l’emiliano Germano Bonaveri onora con la sua coerente vocalita’ e scrittura di brani questa aspettativa. Ancor meglio dal vivo, con chitarra o il gruppo.
La canzone e’ un media specifico, di parole-musica-voce del cantante/autore e arrangiamento.
Anche se cantiamo di meno, il peso che le canzoni hanno nella nostra vita non e’ affatto diminuito, in quella dei sentimenti.
Bonaveri merita maggiore visibilita’ ed attenzione, perche’ e’ impegnato nelle idee e nella comunicazione espressiva, in un momento di grave crisi di valori, un deserto dell’anima.
Il suo ripensare Fabrizio De Andre’ e’ naturale, fuori dalle mode.
“ I lampioni che la musica accende nel tempo dell’individuo sono surrogati di quel tanto dibattuto senso dell’esistenza che egli va cercando” (Theodor W. Adorno).
Germano Bonaveri e’ un artista della re-esistenza, cosciente che il successo ha un prezzo da pagare all’industria del consenso, e che dobbiamo “cambiare la musica”.

Edoardo Kanzian.

da BLOGBUSTER

Ho sentito cantare Bonaveri per la prima volta al Tenco un paio di settimane fa, ero rimasto colpito soprattutto dalla melodia della canzone che aveva presentato. Incuriosito mi sono comprato il suo ultimo cd, devo ammettere che al primo ascolto credevo di avere buttato via dei soldi, ma fortunatamente mi sbagliavo.
Infatti, tutte le dodici canzoni trasmettono sensazioni profonde a volte improvvise, ad esempio prendiamo” Magnifico”, la canzone che dà il nome all’album, è costruita in maniera molto particolare difficile da comprendere se non si ha a portata di mano il testo....
di SanSimone

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FUORI DAL MUCCHIO 12/2007

Se ci sentite un quarto di De Andre', uno di Fossati e un altro di Gaber, non siete lontano dal vero. Sara' anche per alcuni dei brevissimi compagni che accompagnano Germano Bonaveri in diverse tracce: Elio Rivagli alla Batteria, Mario Arcari ai fiati, Beppe Quirici al basso (ma anche alla produzione artistica)....
Gianluca Veltri
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