Chiedo a Dio che la guerra e il dolore non mi siano indifferenti.
Il sito di TUTTOUNO ha pubblicato il video di Solo Le Pido a Dios, di Leòn Gieco.
In questa giornata cosi' importante per la nostra coscienza, ci tengo a ringraziarli pubblicamente.
Il frontespizio di TUTTOUNO recita cosi':
"Questo blog non appartiene a nessun gruppo politico, religioso, ecc. Questo blog è stato creato per far fronte alla crescente disinformazione dei media, di cui siamo tutti vittime. Esso non vuol indurre ad un'inutile polemica, ma mira a diffondere informazioni affidabili. Il blog inoltre fornisce sempre fatti che voi potete agevolmente verificare. Una buona informazione è un'informazione valida."
Bonaveri, l'anarcopoeta dei suoni
Ho visto nomi eccellenti tra i collaboratori del disco come Mario Arcari ai fiati…
Mario è amico da una vita ormai, è genovese, l’ho conosciuto attraverso Beppe Quirici, nel prossimo disco ci sarà anche Marco Fadda (percussionista che suona in duo con Billy Cobham)…
TWILIGHT (Rai Radio Due)
IL DISCO DEL GIORNO (ed un grazie a John Vignola)
"Le città invisibili", Germano Bonaveri, da "Città Invisibili" del 2010, Rusty Records
La scuola dei grandi cantautori italiani, quella di Fabrizio De Andrè, De Gregori, Guccini,
Paolo Conte, Lucio Dalla, si dimostra ancora viva, grazie anche alla buona musica d'autore del bolognese Germano Bonaveri. Cresciuto ascoltando i maestri internazionali, ma soprattutto quelli di casa nostra, Bonaveri si appassiona fin da giovanissimo alla musica, per lui espressione poetica di quei sentimenti e di quelle emozioni che la vita riserva a ognuno di noi. "Città Invisibili" è il suo terzo album (secondo da solista) ed è ispirato al famoso racconto di Italo Calvino.
Da: IL FATTO QUOTIDIANO del 3-3-2011
BONAVERI: Parole di rabbia e liberta'
da Il Fatto Quotidiano del 3 marzo 2011
ARCEVIA. "Contro" e' la parola che meglio descrive Bonaveri, poeta narrante con evidente inclinazione al rosso-colore. Bolognese, poco piu' che quarantenne, Bonaveri, che di nome fa Germano, si iscrive alla scuola dei cantautori: nelle sue musiche e nei suoi testi l'eco dei Guccini, De André, Fossati e gaber si accompagna ad un'impronta molto personale che veleggia tra spunti poetici, passione politica e introspezioni.
Stasera su Radio Popolare
Questa notte alle 23.00 saro' con Roberto Caselli su Radio Popolare, ascolteremo assieme alcuni brani del disco CITTA' INVISIBILI e suonero' una canzone dal vivo.
Vi aspetto, a stanotte!
La recensione di Music Map
Germano Bonaveri sarebbe un ottimo esempio per chi cerca la voce ‘cantautore’ sul dizionario. Ritmi tranquilli, dal folk alla musica latinoamericana, passando per jazz e sottili ballate, legano fin da subito la chitarra acustica a testi di alto livello letterario. “Città invisibili” è infatti il titolo del secondo disco solista dell’autore bolognese, dopo “Magnifico” (valso la finale del Premio Tenco 2007) e numerosi altri progetti. Le canzoni evocano scorci di scene e di momenti evanescenti, sulla stessa linea delle descrizioni di città immaginarie ad opera di Marco Polo nell’omonimo libro di Italo Calvino. “Danza” suona un’iniziale tango struggente e malinconico, “Le città invisibili” è una stupenda ballata in uno stile che si colloca a metà tra Fabrizio de Andrè e Lucio Dalla. Lo stesso Dalla partecipa con il clarinetto nella lenta e sobria “Controvento”, prima delle battute sostenute di “Clandestino”, forse il pezzo migliore insieme alla simpatica e pizzicata “Il ragno”. Più commoventi sono la ninnananna “Lettera al figlio”, il triste piano di “Nöel” e la distesa “Danza (adieu)”, che promette piuttosto un sofisticato e romantico arrivederci. (Federico Pozzoni)
RAI Music notizie: Germano Bonaveri
Sono felice di annunciare che il portale di RAI.TV music ha dedicato una pagina al progetto. Ringrazio in particolare Federica Gentile e Dolores Mahchi per questa bella iniziativa!