Il Re degli Interstizi
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Il Re degli Interstizi

Ispirata da un capolavoro omonimo di F. Pessoa, Il Re degli Interstizi è una canzone cui tengo molto. 
Il brano affronta il tema della speranza, e della percezione ci sia qualcosa, oltre l'apparenza sterile della ineluttabile realtà.
E' la canzone che canta lo spazio tra le cose, la canzone delle intercapedini, delle epidermidi come confine tra noi stessi e ciò che ci circonda. E chiude omaggiando Pessoa, quando dice: "Tutti pensano che sia dio, tranne lui."
L'insondabile, il mistero dell'oltre-mondo. Oltre-mondo che ho già affrontato (e sì che certi temi tornano nella mia produzione) con una trattazione differente, perché vivendo il mio tempo cambio ogni giorno.

Sarà contenuta nel disco 1968, che uscirà a breve (in autunno di sicuro) e che non vedo l'ora di presentarvi.

Il Re degli Interstizi (Testo e musica G. Bonaveri)

I dubbi sul domani si posano nel cuore,
specialmente di notte,
all'improvviso,
nella penombra che confonde
il sogno e la realtà.

Il re degli interstizi ti sostiene,
nel torpore,
per non cedere di un passo
a quell'angoscia,
che il mattino poi
dissolverà.

E la voce che senti
non è dentro di te:
è un sussurro che dice
che hai sempre un motivo
per vivere.

E' un chiarore di fondo
dietro l'oscurità:
è il sovrano del mondo
che regna il sottile universo
tra sogno e realtà.

Nello spazio segreto
tra ciò che ha una fine
e ogni cosa che non finirà.

E' la bella speranza,
la quiete dell'eternità.

Tutti pensano
che sia dio,
tranne lui.

  

GRANDI MAGAZZINI
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GRANDI MAGAZZINI

Ciao cari amici. Il nuovo disco sta per fare il suo esordio nel mondo reale: vedrà la luce in autunno. Oggi voglio parlarvi di un brano che si chiama GRANDI MAGAZZINI.
La canzone prende i passi da una giornata qualunque vissuta in un qualunque centro commerciale, luoghi che sono ormai diventati centri nevralgici della vita sociale, finanche spazi in cui trascorrere un pomeriggio con i bambini, come fosse andare al parco o fare una camminata nella Natura.
Sono i paradossi di questa società, tutto ciò che ci circonda sembra calibrato a farci perdere il contatto con la reltà vera e ultima, con le piccole cose semplici che da ragazzo erano il quotidiano e che oggi fanno parte della straordinarietà.
Cibo spazzatura, che costa un terzo di ogni singolo ingrediente che servirebbe per prepararlo mentre un anchorman ci informa dei pericoli cui andiamo incontro mangiando un pugno di noci, od un frutto selvatico colto dal ramo.
Bambini che si smarriscono nel traffico di carrelli, sfuggendo a madri distratte dal loro smartphone, confuzione, ressa, competizione anche nel semplice gesto di andare alle casse per pagare.

La nevrosi impera, amici miei.

GRANDI MAGAZZINI (Testo e musica: Germano Bonaveri)

Nel centro commerciale,
all'ora di punta,
per il superfluo indispensabile
acquistare il comprabile,
perfettamente inutile
a attenti al portafogli
signori, diffidate!
di chiunque vi avvicini
con le mani sudate
che poi non si sa mai,
meglio evitare guai.

Sembra incredibile
ma siamo tutti qui
a sgomitare forte
il rene del vicino
che con occhio assassino
punta la cassiera
per saltare la fila.
Mi è testimone iddio
che c'ero prima io.

Per la miseria
stanate quel bambino,
abbiamo qui sua madre
che tenta di spiegare
di essersi distratta
con il telefonino,
ora lo sguardo vitreo
fissa l'altoparlante
ma come accade sempre
nessuno ha visto niente.
Cassa numero sei,
preghiamo tutti per lei.

Si dia finalmente stura
alla pornografia,
sbavando come cani
che inseguono l'offerta
fiutandone la traccia
che porta alla corsia
della tecnologia.

Trentasette rate
ritiro dell'usato,
tasso fisso e variabile
ed io ci son cascato.
Ho tre televisori,
uno giace da mesi,
tra i fiori del giardino.
Si sente un Hallelujah,
suona l'inno alla gioia:
per grazia del destino
uno sbirro ha catturato il bambino.

Pagare tutto in fretta,
è tempo di cenare.
Non manca proprio nulla
nel centro commerciale.
Peccato che il carrello
mi faccia bestemmiare:
hanno sabotato
la ruota posteriore.

Migliaia di avventori
si accalcano affamati,
le viscere ruggiscono
alla vista del banco surgelati,
io schivo quella bolgia
ed entro in pizzeria
minimalista e sterile, asettica pulita
come una farmacia.

Finita la giornata
bussola e coraggio
per rintracciare l'auto
dispersa nel parcheggio.
Qualcuno per sfogarsi
impreca con la moglie:
Si sta come d'autunno
sugli alberi le foglie

Uscito dall'inferno
tutto sembra tornar normale,
si spengono le luci
del centro commerciale.
Cumuli di acquistabili
perfettamente inutili
giacciono nei bauli
di file di automobili.
E' un viaggio nel deserto
in preda ad un miraggio,
l'idea che in fondo in fondo
poteva andarci peggio:
la carovana umana
procede lentamente
a guadagnar l'uscita,
ordinatamente.

 

NOVECENTO, uno dei brani di 1968
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NOVECENTO, uno dei brani di 1968

 Il disco, come ho già avuto modo di spiegare, è la fotografia del mondo che mi circonda, visto con lo sguardo di un uomo del novecento.

La canzone è un excursus nel tempo che i nati nel 2000 non hanno potuto vivere, un tempo fatto di lavatrici e televisione come "meraviglie tecnologiche", un tempo dove la vita era probabilmente più facile, un tempo che aveva mille domande, e pochissime risposte. Ora la tecnologia offre risposte certe preconfezionate dal sistema, e chi le contesta è fuori dai giochi. Oggetto della canzone è Marta, la figlia della voce narrante, ed attraverso i suoi giorni si dipana una breve storia fatta di ricordi, molti rimpianti ed un pesante rimorso: l'aver creduto alla narrazione dell'Impero.
La dedico a chi, come me, è nato nel novecento e a tutti quei giovani che il novecento l'hanno solo (forse) sentito raccontare ed ai quali probabilmente il secolo trascorso è sembrata una favola.

NOVECENTO (Testo e musica: Bonaveri)

Ah che bel tempo il tempo che ho vissuto,
tutto in salita, tutto controvento,
ma adesso che il futuro è cominciato
ho quasi nostalgia del novecento.

Migliaia di uomini e donne
chini sull'avvenire
e calli nella mani, fatica e sudore
e i figli...
i figli, sì, una benedizione.
Ti chiameremo Marta
e vivrai un tempo migliore.

Quante cambiali per la televisione
e la seicento ancora da pagare.
La lavatrice un lusso
che non puoi immaginare
e Marta che pian piano
imparava a camminare.

Io ci ho voluto credere,
e credere davvero.
Come la terra dopo un temporale
fiorivano i progetti
ambiziosi sul futuro
e Marta andava a scuola
ad imparare.

Ah che bel tempo il tempo che ho vissuto,
tutto in salita, tutto controvento,
ma adesso che il futuro è cominciato
mi rendo conto che è trascorso in un momento.

E il novecento è uno sforzo di memoria
che fruga nella polvere
dei giorni che hai vissuto,
è il tempo che ad un tratto si fà storia:
è Marta che stasera uscirà col fidanzato.

Il novecento è soltanto un'impressione,
è un'occasione che non può tornare:
è un sogno che hai spezzato
e non si può aggiustare,
è Marta che oggi insegna
in una scuola elementare.

Ed io ti ho vista crescere,
crescere davvero,
come l'alba al sorgere del sole.
Vorrei che la speranza
che riponi nel futuro
non fosse mai delusa
dai capricci del destino.

Ah che bel tempo il tempo che ho vissuto,
che così bello non è stato mai.
Il novecento volgare e dissoluto
che ha procurato solamente guai.
Ah che bel tempo il tempo che non sai
perché qualcuno già te l'ha rubato
e adesso che tu tempo non ne hai,
Marta, vorrei che tu m'avessi perdonato.

Per tutti i segni che non ho intuito
per quei presagi che forse avrei potuto,
per ogni volta in cui non ho reagito
e sono stato complice di ciò ch'è capitato.

Io ci ho voluto credere,
e credere davvero.
Come un giardino dopo il temporale
sfiorivano i progetti
che avevamo sul futuro
e tutti increduli
restammo lì a guardare.

 

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BELLA CIAO

Oggi vi scrivo per chiedervi un aiuto. Sto portando avanti un progetto ideato dall'associazione Cà Bura APS e sostenuto da ANPI. Consiste in un disco, OLTRE IL PONTE, che conterrà 17 canzoni di Resistenza civile, culturale e politica. Sto finendo di arrangiarlo e suonarlo, alcune anteprime le potete vedere già online. Tutto il ricavato sarà devoluto: in primis per realizzare il CD e spedirlo ai sostenitori, il rimanente sarà reinvestito per eventi e concerti sul territorio nazionale e portare il linguaggio della coscienza popolare di nuovo nelle piazze, fuori dai circuiti allineati e proni del mainstream, senza nessuno che consigli "cosa sia meglio dire, o fare".
Potete aiutarmi in due modi.
Il primo sostenere il crowdfunding qui, con una donazione od acquistando una o più copie del CD:
https://www.produzionidalbasso.com/project/realizzazione-del-cd-oltre-il-ponte/?fbclid=IwAR1hKNN7EZP_-mwxNslVSyqfCUjEpWyQMh_RT5UrPYGV8ksjULUhN25oss8
Il secondo è informare del progetto i vostri amici e follower. Il primo post di risposta a questo sarà il post che potrete copiare ed incollare o semplicemente condividere. Chiedetene la diffusione, perché sarebbe incredibile scoprire che dal basso siamo riusciti a determinare la realizzazione di un progetto e la sua conversione dal mondo delle idee a quello del quotidiano, perché potremmo arrivare a suonarlo sotto casa vostra, e voi potrete dire che avete contribuito.
Stavolta quindi ho davvero bisogno di voi. Ho bisogno che sentiate la spinta ad agire per informare, senza aspettare che siano altri che avete creduto di delegare a cambiare il mondo allineato dell'apatica adesione a qualsiasi forma di religione.
Grazie.

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OLTRE IL PONTE

L'Associazione di volontariato Cà Bura APS di Bologna, insieme ad ANPI, ha iniziato un crowdfunding per stampare il CD "OLTRE IL PONTE", la cui realizzazione e registrazione hanno affidato al sottoscritto.
17 canzoni di Resistenza e contro la guerra, che raccontano anche la contemporaneità con linguaggi eterogenei ed arrangiamenti che vanno dal classico alla world music, suonati ed arrangiati con un linguaggio ad ampissimo respiro.
Il crowdfunding può essere sostenuto con semplici offerte o comprando preventivamente copie del disco a questo link:
https://www.produzionidalbasso.com/project/realizzazione-del-cd-oltre-il-ponte/

Tutto ciò che verrà raccolto, una volta coperti i costi di stampa e spedizione dei dischi, verrà reinvestito sul territorio nazionale in concerti ed eventi, per riportare l'arte e l'iniziativa popolare laddove l'arte è nata, cioè nelle strade e nelle piazze del nostro paese.

Questi i brani:
HASTA SIEMPRE COMANDANTE
DANTE DI NANNI
LA FABBRICA
I RIBELLI DELLA MONTAGNA
CLANDESTINO
FISCHIA IL VENTO
BELLA CIAO
EL APARECIDO
E IO ERO SANDOKAN
LA PIANURA DEI SETTE FRATELLI
WHERE HAVE ALL THE FLOWERS GONE
PER I MORTI DI REGGIO EMILIA
LA RIVA BIANCA LA RIVA NERA
LE CHANT DES PARTISANS
OLTRE IL PONTE
DOVE VOLA L'AVVOLTOIO
DELLE DIVERSITA'

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Adesso tocca a voi!

Amici, vi chiamo a raccolta per questo progetto ideato dall'Associazione di Volontariato Cà Bura APS. La realizzazione di un disco, "OLTRE IL PONTE", la cui esecuzione mi è stata affidata.
E' in essere un crowdfunding che vi invito a sostenere, per dare voce alle canzoni che hanno accompagnato la Resistenza di tutti i tempi, in tutti i paesi.
In anteprima la canzone "IL CANTO DEI PARTIGIANI", che è uno dei pezzi che compongono il disco. Prenotatevi per l'anteprima, e condividete!
Abbiamo bisogno di tutti voi!
 
Saranno canzoni di Resistenza di ieri e di oggi contro la guerra, di impegno civile e politico, con l'intento di ridare alla Resistenza il valore e il significato che gli appartiene. Oggi più che mai c'é “bisogno di RESISTENZA”.
 
Questo è il link del crowdfunding creato per sostenere il progetto, od acquistare il CD: 
 
 
Le canzoni che comporranno questo disco sono:
 
• IL CANTO DEI PARTIGIANI (Druon, Kessel, Marly)
• I RIBELLI DELLA MONTAGNA (Casalini, Rossi)
• HASTA SIEMPRE COMANDANTE (Puebla)
• E IO ERO SANDOKAN (Trovajoli)
• DANTE DI NANNI (Stormy six)
• CLANDESTINO (Bonaveri)
• WHERE HAVE ALL THE FLOWERS GONE (Seeger, Hickerson)
• LA GUERRA DI PIERO (De André)
• DOVE VOLA L'AVVOLTOIO  (Calvino-Liberovici)
• EL APARECIDO (Inti-Illimani)
• LA PIANURA DEI SETTE FRATELLI (The Gang)
• LA ORILLA BLANCA, LA ORILLA NEGRA (Carmo, Figueroa)
• FISCHIA IL VENTO (Cascione, Blanter)
• OLTRE IL PONTE (Calvino-Liberovici)
• LA FABBRICA (Stormy six)
• DELLE DIVERSITA' (Bonaveri)
• PER I MORTI DI REGGIO EMILIA (Amodei)
• BELLA CIAO (Scansani, Daffini)
• LE CHANT DES PARTISANS
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MA CHI HA DETTO CHE NON C'E'

La canzone che voglio proporvi come augurio di Natale, quest'anno 2022, è MA CHI HA DETTO CHE NON C'E' di G. Manfredi, scritta nel 1977.

BUON NATALE e buona visione! Ecco a voi il testo:

Sta nel fondo dei tuoi occhi
Sulla punta delle labbra
Sta nel corpo risvegliato
Nella fine del peccato
Nella curva dei tuoi fianchi
Nel calore del tuo seno
Nel profondo del tuo ventre
Nell'attendere il mattino

Sta nel sogno realizzato
Sta nel mitra lucidato
Nella gioia, nella rabbia
Nel distruggere la gabbia
Nella morte della scuola
Nel rifiuto del lavoro
Nella fabbrica deserta
Nella casa senza porta

Sta nell'immaginazione
Nella musica sull'erba
Sta nella provocazione
Nel lavoro della talpa
Nella storia del futuro
Nel presente senza storia
Nei momenti d'ubriachezza
Negli istanti di memoria

Sta nel nero della pelle
Nella festa collettiva
Sta nel prendersi la merce
Sta nel prendersi la mano
Per tirare i sampietrini
Nell'incendio di Milano
Nelle spranghe sui fascisti
Nelle pietre sui gipponi

Sta nei sogni dei teppisti
E nei giochi dei bambini
Nel conoscersi del corpo
Nell'orgasmo della mente
Nella voglia più totale
Nel discorso trasparente

Ma chi ha detto che non c'è
Ma chi ha detto che non c'è
Sta nel fondo dei tuoi occhi
(Ma chi ha detto che non c'è)
Sulla punta delle labbra
(Ma chi ha detto che non c'è)
Sta nel mitra lucidato
(Ma chi ha detto che non c'è)
Nella fine dello Stato
(Ma chi ha detto che non c'è)
C'è, c'è Oh, c'è
(Ma chi ha detto che non c'è)
C'è, c'è Sì, c'è
(Ma chi ha detto che non c'è)
(Ma chi ha detto che non c'è)

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MONDI IMMAGINATI

La canzone MONDI IMMAGINATI in anteprima, che precede l'uscita del disco omonimo, prevista per il 2023. Puoi sostenere il crowdfunding per la realizzazione del CD cliccando su questo link:
https://www.produzionidalbasso.com/pr...
Anche con una donazione minima riceverai 3 CD in formato digitale: MAGNIFICO, CITTA' INVISIBILI, L'ORA DELL'OMBRA ROSSA.
Buona visione!

MONDI IMMAGINATI
(Testo, musica, arrangiamenti e suonato da Germano Bonaveri)

C'è un attimo perfetto
che nessuno ha stabilito
in cui tu ti rendi conto
che tutto è illuminato
da una luce che rischiara
giorni ormai dimenticati
che ora tracciano i contorni
dei tuoi mondi immaginati.

Sotto un cielo senza nuvole
l'innocenza dell'amore,
l'ottimismo cocciuto delle favole
per lenire ogni dolore.

Sono mondi immaginati
che esistono.
Nei meandri più segreti
fioriscono.

C'è un attimo preciso
in cui tutto ciò che è oscuro si rivela
che ti coglie all'improvviso
e dolcemente ti consola.

E' un attimo segreto
che sta nella penombra di un cortile
e arriva inaspettato
come un fulmine durante il temporale.

Tutto ciò in cui speri,
ciò per cui ti sei battuto
con le azioni ed i pensieri
non è tempo che hai sprecato.

Suggestioni che riemergono
da ricordi ormai sfocati
sono luoghi in cui si espandono
tutti i mondi immaginati.

E ciò in cui speravi,
ciò per cui ti batterai
sono mondi immaginati
che in un attimo perfetto
incontrerai.

che in un attimo perfetto
incontrerai.

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Un mese alla fine.

Che è anche un mese all'inizio. Il crowdfunding per realizzare il nuovo disco - MONDI IMMAGINATI - è in dirittura d'arrivo. Mi aspetto una accelerazione nella raccolta, conto come sempre su di voi.

Il disco sarà composto da molti brani (almeno 15) e proseguirà quel lungo racconto iniziato ormai 15 anni fa con SCIVOLA VIA. Vorrei raccontare il mondo che immagino, ed anche il mondo che altri immaginano per noi, un mondo in cui vorrebbero relegarci fatto di soprusi, regole discriminatorie, sottomissione.

Il miglior contrasto ad un futuro distopico è immaginare un avvenire utopico, senza avere paura di disegnare e desiderare il nostro riscatto. E ne realizzassimo anche solo una minima parte, questa sarà la testimonianza imperitura che è sempre possibile, che si può fare.

Per sostenere l'impresa, potree cliccare qui https://www.produzionidalbasso.com/project/realizzazione-cd-mondi-immaginati-gennaio-2023/ e decidere se contribuire a fondo perduto od acquistare uno o più premi.
In ogni caso invierò a ciascuno di voi 3 CD in omaggio, in formato digitale:

- MAGNIFICO
- CITTA' INVISIBILI
- L'ORA DELL'OMBRA ROSSA

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