(Testo Bonaveri, Musica Bonaveri, D'Urso)
Ho il bisogno naturale di restare
qualche ora chiuso in casa,
a immaginare cosa sarà di me,
e mi fingo nel delirio di un futuro
(un acrobata che sogna in bianco e nero):
cosa sarà di me?
Del coraggio di cercare
quello spazio in cui restare,
ho una barca da portare
che non conta passeggeri:
solo io, quello di ieri,
che ha paura di affogare
sopraffatto dall'onda,
vinto dall'onda:
cosa sarà di me?
Ho una forte propensione all'incoerenza
quando resto chiuso solo in questa stanza
e progetto cosa farò di me.
La mia casa non ha porte chiuse a chiave:
se ne hai voglia puoi fermarti a domandare
cosa sarà di te,
del coraggio di cercare
quello spazio in cui restare.
Ho una barca da portare
che non conta passeggeri:
solo io, quello di ieri,
che ha paura di affogare
sopraffatti dall'onda
vinti dall'onda:
cosa sarà di noi?
Stretti nell'onda:
cosa sarà di noi?
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