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Reverse

(Testo Bonaveri)

Certe volte, quando le ore si fermano altrove e tutto sbiadisce, mi ritrovo alla scrivania senza piu' nulla da fare... allora mi diverto ad immaginare un mondo in reverse.
Nascere vecchio, resuscitando dalla morte con un immenso bagaglio di esperienza da disperdere nel corso degli anni cosi' come scivola la gioventu'.
Comiciare la vita con una bisaccia piena di possibilita' bruciate affrontando con serenita' lo scomparire graduale del rimpianto, della nostalgia, dell'artrite... vivere aspettando l'esperienza dell'esperienza, scoprire che i miei polmoni bruciati migliorano ad ogni sigaretta, che le mie gambe improvvisamente non zoppicano piu’.
Contare i giorni che mi separano dal riabbracciare mio padre e mia madre, preceduti da un lungo periodo di disperazione via-via crescente, proprio un attimo prima di riaverli qui, consumati e stanchi e delusi, anche loro con un mondo di speranze disattese pronto a trasformarsi in gioventu'.
...e lascerei il mondo incosciente, coccolato... un ultimo tuffo disperato nell'utero di mia madre, un tunnel verso un amore liquido.
...e dopo? Smembrarsi nell'infinito del minuscolo, eliche disossiribonucleiche che come rosari si sgranano al ritmo della vita, un'eco che si allontana disperdendosi come acque reflue nei tombini delle strade segrete del cosmo.
Scomparire per sempre da tutto con un atto d'amore... nessuna memoria, nessuna eredita' contesa, nessuna lacrima.
Fortunatamente , la vita scorre verso il basso.