ROBIN GOODFELLOW (Testo e musica Bonaveri)
Fresca è la sera
dopo il piovasco,
scende la nebbia
nel bosco
Grufola lento
il saggio cinghiale
tra ciuffi
di muschio invernale.
Giunge un lontano ululare alla luna,
l'istrice lascia la tana.
Il faggio diventa il rifugio sicuro
per un minuscolo ghiro.
La percezione della realtà
vacilla e provi paura:
il pellegrino si affiderà
al mantra di una preghiera.
Robin Goodfellow l'ascolterà,
lui, che conosce il sentiero.
Robin Goodfellow lo condurrà
verso un riparo sicuro.
Mag Mell domina ben al di là
d'ogni mortale ambizione.
Mag Mell è un sogno, o forse realtà,
è un luogo o soltanto illusione.
Robin Goodfellow non svelerà,
lui, che conosce il sentiero.
Mag Mell in fondo non è la realtà,
o forse è esistita davvero.
la nebbia s'inchina
a un timido sole,
ritorna nell'ombra il cinghiale
Mag Mell
forse è un sogno
che mai pellegrino vedrà
e Robin Goodfellow
lo sa