NON SARAI TU. (Testo e musica Bonaveri)
Ai tuoi figli
che cosa racconterai?
In fondo hai soltanto obbedito
per non rischiare mai.
Perché è chiaro che tieni famiglia
ed hai un mutuo che devi pagare,
ma ora lucida quella medaglia
prima che il sangue inizi a seccare.
E' pur vero che tutti hanno un prezzo
ma qui pare sia tempo Di saldi,
e il più bravo a sputare disprezzo
è protetto e coperto di soldi.
E se in cambio ti sei garantito
qualche forma di immunità,
scoprirai di esser stato ingannato
e nessuno ti proteggerà.
Non sarai tu
il carnefice del mio destino,
non sarai tu
che sei solo un burattino
e nemmeno chi ti comanda
potrà sperare di sopraffare
l'inarrestabile onda
che dal profondo inizia a salire.
Ora dimmi... la senti arrivare?
Ora dimmi... la senti arrivare?
E' così che le rose invecchiano:
senza fare troppo rumore.
E' così che le prede muoiono,
all'agguato del cacciatore.
E' così che la storia accade:
quando un popolo inizia a capire.
E' così che il tiranno muore:
accecato dal suo potere.
Inizia a nasconderti.
Inizia a tremare.
Ora dimmi: ci senti arrivare?
Nelle scuole ed officine
si inizia a bisbigliare.
Nelle case e nelle chiese
si inizia a progettare
la libertà dalle catene
la libertà per tutte le persone.
Ai tuoi figli
un giorno dovrai spiegare
che in fondo hai soltanto obbedito
e che cos'altro potevi fare?
Purtroppo il servo non guarda il cielo,
perché ha ben altre priorità
tipo cercare di pararsi il culo
o compiacere sua santità.
Perché vedi
forse davvero non hai capito
forse sei stato soltanto ingenuo,
o magari eri spaventato.
Forse la colpa è della sfortuna,
o di un'infanzia da dimenticare.
Ora ti tocca scontare la pena:
smetti di piangere, e di strisciare.