MOLON LABE (Testo e musica Bonaveri)
Il gran padrone della narrazione
ha riferito a tutta la nazione
che avremmo dovuto fare sacrifici
per conseguire un bene superiore.
Alla domanda di una giornalista
se anche il suo nome fosse nella lista,
parlò di privacy ed economia
mentre qualcuno la portava via.
La commissione beni superiori
mostrò un rapporto costi benefici
tutta la stampa prese ad applaudire
testimoniando di essere felici,
qualcuno in estasi iniziò a pregare
e qualcun altro gli gettava un fiore:
tutti volevano contribuire
per realizzare il bene superiore.
Il primo ostacolo da superare
è l'idea folle di essere persona:
un corpo libero si può ammalare
per scelte errate, e non è cosa buona.
Quello che siamo è proprietà di stato
così sarà per ogni nostro avere:
esser felici, ci hanno assicurato,
è avere nulla e nulla possedere.
Dove eravate
quando è iniziato questo scempio infinito:
sia maledetto il vostro televisore
e il vostro reality preferito.
Credevate di fottere e vi hanno fottuto
ditemi adesso che impressione vi fa
esser nei panni del discriminato
che avreste imprigionato poco tempo fa.
Il passaporto l'hanno revocato
(nel metaverso non è consigliato),
anche la casa è STATA pignorata
perché la proprietà non è PIù privata.
Il mio vicino, di livello otto,
pensa che io sia diventato matto:
mi son permesso, pena la galera,
di passeggiare in giro fino a sera.
Non lo spaventa tanta sfrontatezza,
ciò che lo terrorizza è la certezza
che altrI possano scendere per strada
e respirare, vada come vada.
Mi ha denunciato e avendone le prove
sarà promosso al livello nove.
Ecco, l'ho fatto, ho aperto questa porta:
vi lascio tutti, e me ne vado a Sparta.
Non è servito spargere terrore
per soffocare la nostra libertà.
Nessun leone teme di morire,
chi è nato pecora, pecora morrà.
MOLON LABE, MOLON LABE, MOLON LABE, MOLON LABE