(testi e musica Germano Bonaveri)
Gioco con le ombre.
Spiccioli di lievi vite galleggiano
in questo universo bidimensionale
come può esserlo il muro di casa mia.
Gioco con le ombre,
che docilmente obbediscono
nella loro esistenza verticale
appese al brillare di una sola bugia.
Gioco con le ombre,
dominando la materia dei sogni
sento pulsare il mio istinto animale:
che sensazione calda e viscerale
giocare con le ombre!
Posso armeggiare con l'interruttore
e immaginandomi padrone del sole
ricominciare dall'ultimo errore.
Gioco con le ombre,
muovendo in modo osceno le dita sottili,
faccio un seno con il palmo della mano,
lo accarezzo e mi accarezzo piano, piano, piano.
Gioco con le ombre,
gioco un gioco divino,
posso essere abele,
trasformarmi in caino.
Ho bisogno di potere,
ho bisogno d'altre mani:
io, titano in mezzo ai nani
o la vittima di un destino che sento accadere?
Gioco con le ombre.
La poca luce rischiara il mio silenzio,
veglia il rancore nell'opaca stanza
dove si sbroglia il gomitolo del vivere.
Gioco con le ombre.
Avessi altre mani ti disegnerei,
ma non so proiettare il desiderio
sulla parete del muro di casa mia.
Gioco con le ombre,
muovendo in modo osceno le dita sottili,
faccio un seno con il palmo della mano,
lo accarezzo e mi accarezzo piano, piano, piano...
Gioco con le ombre,
gioco un gioco divino,
posso fingermi abele,
trasformarmi in caino.
Ho bisogno d'altre mani
ho l'urgenza di sapere:
io, titano in mezzo ai nani
o la vittima d'un destino che sento accadere?
Gioco con le ombre,
gioco un gioco divino,
voglio essere Abele
assassinare Caino!
Ho bisogno di potere,
ho bisogno d'altre mani:
io, titano in mezzo ai nani
o la vittima di un destino che sento accadere?