di Ste.Mi.
Germano Bonaveri appartiene alla nuova generazione dei cantautori che raccolgono la rabbia per un'Italia ingiusta e che cercano strade musicalmente e civilmente degne come il premio Tenco per affermarsi. Germano Bonaveri, bolognese, cantautore, qualche anno fa compose il brano Contro. Un titolo che dice molto ma che l'artista ha sentito la necessità di aggiornale alla luce di intercettazioni e politici che legiferano per vietarle quando ciò di cui dovrebbero vergognarsi è quello che dicono.
“Contro giornalisti servi di un padrone, contro opinionisti senza libertà”, canta e dice molto. Con un arrangiamento musicale ricco, memore di un combat folk come di un primo Cammariere o un Ivano Fossati (anche se l'autore magari non condividerà, nell'intonazione lo ricorda, qua e là), Bonaveri non inveisce con male parole, piuttosto elenca con veemenza musicale quanto lo fa e ci fa arrabbiare. “Contro l'immobilismo”, ad esempio, suona e intona con l'urgenza di chi vuole intervenire senza tirarsi indietro perché l'Italia di oggi e soprattutto chi la regola e la comanda “gli fa ribollire il sangue”. E se s che “l'eletta schiera” dei cantautori (per dirla alla Guccini) non ha più il peso che aveva negli anni 70, ciò non frena affatto la sua verve.
Finalista nel 2007 al premio della nuova musica italiana intitolato a Tenco, il 32enne Bonaveri aveva scritto il brano nel 2004 per l'album Scivola via dei Resto Mancha, di cui era uno dei fondatori: ora l'ha aggiornato e ve lo facciamo ascoltare.