L'A ROUE DE FORTUNE

rouefortune(Texto Germano Bonaveri y mùsica  LO STUDIO STAFF)

Abbiamo tutti una certa impazienza
di avere un posto in alta società
ed è soltanto per buona creanza
che aspettiamo in silenzio un’opportunità
e palleggiamo i nostri desideri
con il pudore della superstizione
e magari, fallendo come ragionieri,
troveremo rifugio in qualche religione.

Ma se partissi per l’ultimo viaggio
non so davvero cosa mi porterei:
occorre avere un bel po’ di coraggio
per abbandonare qualcosa di noi
e può bastare un sussurro di vento
a spostar le traiettorie del volo,
e d’improvviso finisce l’incanto:
non sei più il signore del tuo pezzo di cielo.

Ma se pensiamo all’incongruenza
di certe nostre vacanze al mare
(quando partire con intelligenza
significherebbe soltanto restare),
scopriamo subito l’emergenza
di questa voglia di scomparire,
tra lo strillo di un’autoambulanza
ed un nonno che deve pisciare.

- SCIRE POTERE AUDERE TACERE -
Tre nell’uno, segreta gerarchia.
Ad ogni eccesso una morte
nel fluire dell’enantiodromia.

Abbiamo fatto le nostre esperienze
chiusi dentro al recinto delle formalità
e condannati dalle circostanze
rimandiamo a domani la felicità,
perché si vive in una dimensione
dove tutto è in ragione di quello che hai
e migliorare questa situazione
può dipender da quello che abbandonerai.

E se partissi per l’ultimo viaggio
forse alla fine mi accorgerei
di aver guardato lo stesso miraggio
che unisce la sorte di ognuno di noi,
quel desiderio cieco d’ onnipotenza
quell’euforia restituita dal volo:
poi all’improvviso ne prendi coscienza
e non sei più il signore del tuo pezzo di cielo.

Ma se pensiamo all’inconsistenza
di certe nostre strane convinzioni,
quel mescolarsi scomposto di scienza
di fede, potere ed altre superstizioni,
scopriamo il senso dell’esistenza,
se ne capiscono le ragioni:
di soluzioni non c’è più emergenza
perché non ci sono problemi.

- SCIRE POTERE AUDERE TACERE -
I tre nell’uno, per ogni gerarchia:
ad ogni eccesso una morte
nel fluire dell’enantiodromia.

Ma quando il dubbio diventa sospetto
e lentamente riprendi a capire,
e quando intorno ti dicono matto
per quel bisogno di classificare,
allora scegli per l’esperienza
spicca un salto in quel pezzo di cielo:
troverai il senso dell’esistenza
nell’euforia di quel volo.