STANDOUT: 15 anni cantati in assoluta onestà.

È uscito "Reloaded", il disco del cantautore bolognese Bonaveri. Un lavoro che raccoglie tutta l'esperienza maturata in 14 anni di carriera ma soprattutto di vita. Abbiamo fatto due chiacchiere con l'artista che presto sarà impegnato in una serie di concerti dal vivo.

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RadiowebItalia: intervista

Da venerdì 2 marzo in radio “Clandestino”, secondo estratto da “Reloaded” , il nuovo disco di Bonaveri prodotto da Maurizio Biancani per Fonoprint. Il cantautore bolognese vanta prestigiose collaborazioni a cominciare da Maurizio Biancani (suo produttore artistico dal 2009), Beppe Quirici, Elio Rivagli, Mario Arcari, Lucio Dalla, Marco Fadda, Vincenzo Zitello, Ellade Bandini, Stefano Melone, Armando Corsi, Pietro Posani, Elena Champion, Stefano Gentilini, Luca De Riso, Gabriele Palazzi e tanti altri importanti musicisti di fama internazionale.
Ecco cosa ci ha raccontato Bonaveri riguardo il nuovo singolo “Clandestino”.

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Radiocoop: recensione di RELOADED

Ad occuparsi del nuovo disco è il sito di Radiocoop, nella persona di ANTONIO BACCIOCCHI.
Scrive Antonio: 
"Dopo cinque album, 14 anni di attività e una lunga serie di prestigiose collaborazioni, il cantautore bolognese rivisita alcuni dei suoi brani. Piglio deciso e crudo, canzoni sempre di grande spessore, riuscite, pulite, una voce che riecheggia a tratti il Finardi maturo. Arrangiamenti efficaci, registrazione, scelta dei suoni e produzione impeccabili. Ottimo."

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LA STAFFETTA su BIELLE.ORG

BONAVERI SU BIELLE di Alberto Marchetti (vai all'articolo)

Questo mondo di poche parole e meno pensieri, di poche visioni e nulla poesia, ha bisogno di questi album, soprattutto ora che vengono meno, per raggiunti limiti d’età, i maestri di sempre.
E’ bravo Germano, molto, merita la nostra attenzione e molto, molto di più.

LA STAFFETTA su SHIVER

A cura di Alberto Marchetti

Schermata 2015 07 17 alle 15.36.45La Staffetta è il quinto album di Germano Bonaveri, e, senza nulla togliere all’eccellenza del concept su “Le città invisibili” di Calvino o a “L’ora dell’ombra rossa”, è il suo disco migliore, sintesi perfetta tra impegno e autonomia, sdegno e poesia, pane e rose. È un lavoro realizzato attraverso il crowfounding, che sta consentendo oggi la realizzazione di opere necessarie e necessariamente esterne alla rete vincolante del banale mercato musicale. 

L’operaio Germano è un attento ricercatore di storie, quelle che valgono, siano esse di eroi universali come Panagulis, come di contadini costretti ad abbandonare il proprio armonico mondo per un conflitto che arriva, storie di chi è costretto a vivere in una realtà che sconcerta e disagia, alienando i luoghi del cuore e alterando quelli salvifici dello spirito.

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