Io.

Ho remato a lungo su questi prati stellati:

la mente mia disegna mondi,

impossibili teatri nei quali proietto felicita'.

Mi nutrivo di sale

per placare sete d'una quiete

a render compenso e premio al tollerato male,

masticavo sogni cercando sazieta'

in un nulla illusorio.

Sono conscio di me,

della mia vera eta' ,

quella che segna questo transitorio

prescindendo dai miei natali.

Sono un vecchio nato nell'oblio infinito,

miseramente ricco d'ideali,

pronto a morir bambino in un futuro dimenticato