Dalla mia auto

Lasciando che sia il silenzio a parlare,

per un istante io.

Musica, poesia, silenzio.

Parole che temo dipingere con parole:

ho gia' visto troppi pesaggi innevati

giacere sfigurati dal sole.

Preghero' alla luna.

Per un istante io,

e le mie masse inerziali

dimenticate su strade sempre deserte

che cessano di rotolare.

Ho bisogno d'aria.

Di tempo.

Di colline per riposare.

Tesi ed ipotesi fuse assieme

in questa manciata d'ore lontane dal mondo,

in un altro mondo,

su questo mondo.

Per un istante, anch'io.

La luna stasera,

vista da questo sarcofago d'acciaio,

sorride e danza e canta canzoni che anch'io sapevo

e che improvvisamente ho ricordato.

Questa notte,

mentre il gelo morde gli oblo' del mio peregrinare,

mi stringo tra me,

raccontandomi favole

e serenamente volendoti bene.