Il testo della seconda canzone, NON E' TEMPO ANCORA, è nato.
STAL è ferito ed anziano, chiuso nella sua dimora ai confini della brughiera. Un ragno ha fatto la sua ragnatela nello scudo, dimenticato in un angolo umido della casa. La spada appesa al muro.
L'incantatore ha nostalgia di quando, giovane e forte, saliva sulla collina prospicente la casa per incontrare amici e compagni di battaglia. Deciderà di raccogliere le forze e tornarci, e sulla collina incontrerà il bardo della nebbia, che gli porterà notizie dalle terre lontane.
Sto anche continuando la sessione di disegno, ed ho scarabocchiato il volto di STAL, per come credo sarà. Finiti gli schizzi, mi metterò alla ricerca di un bravo illustratore.
VOLONTARI, fatevi avanti!
NON E' TEMPO ANCORA (Testo e musica G. Bonaveri)
Questa dimora è desolata,
vorrei sedermi come un tempo sulla collina
ma oggi appare così lontana:
dovrò aspettare ancora.
Un ragno tesse la sua prigione
e come me tenta la fortuna
che a volte sembra così vicina
ma non è il giorno, né l'ora.
Non è il giorno, né l'ora
Lo scudo mostra il segno ormai indelebile
di lance spezzate,
il filo della spada accusa il peso insopportabile
di esistenze troncate,
trascorro questo tempo ineluttabile
aspettando un segno che stenta ad arrivare:
la giovinezza fugge inesorabile
mentre vorrei poterla trattenere.
Il cuore escogita menzogne e tradimenti
per ingannare questo corpo malato
ma non posso muovermi, io sono ferito,
non è il mio giorno, né l'ora.
Abito un luogo che non è più il mio,
la ragnatela adesso è sporca e consumata.
Amico dell'ombra, che vegli in agguato
dovrai aspettare ancora.
L'inestricabile illusione del presente
è una prigione di seta,
e questo lento consumarsi del vivente
non è affatto la vita.
e la pulsione di violare l'orizzonte
per scongiurare la paura dell'oblio
è la paura del nemico che hai di fronte
ed il sospetto che il nemico sia il tuo dio.
Amico dell'ombra, che trami nel silenzio
perché Natura questo ti ha insegnato
sappi che è molto labile il confine
tra ciò che è vero e quello che hai sognato
Ti lascio a questa dimora desolata,
voglio tornare come un tempo sulla collina
che finalmente è tutta illuminata
e l'erba è fresca, e madida di brina.