IO SONO STAL, la prima canzone
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IO SONO STAL, la prima canzone

Il primo brano del disco del 2025, STAL L'INCANTATORE è nato.

Voglio condividerne il testo, che potrà subire qualche aggiustamento ma ha già la struttura e il contenuto che avevo in mente.
Parla STAL, il guerriero incantatore che oramai vecchio e ferito, sofferente per l'essere costretto a dimorare in una piccola capanna nella brughiera, ci racconta alcune delle forme che ha vestito prima di essere uomo. 
Ci racconta di essere stato una volpe, un germoglio per un anno intero, e tante altre cose.
E' consapevole che anche questa forma sta per finire, e si racconta.

Vi anticipo che incontrerà il Bardo della Nebbia, su una collina, per sapere cosa accade nelle lande remote, ma questa sarà un'altra canzone.

A voi il testo e chissà, a breve potrei anche farvi ascoltare una anteprima della musica, che ho già naturalmente composto:

Io sono STAL (Testo e musica, Bonaveri)

Fui molte forme prima di questa
ed anche questa dovrò indossare,
fui un cerbiatto della foresta
e fui un giaciglio per riposare.
Fui una spada e fui la ferita
che uccise il re incatenato al trono,
fui rosa rossa, rosa sfiorita
fui la saetta che PRECEDE il tuono.

Fui la marea che plasmò le spiagge
e la rugiada di ogni giardino,
l'agnello docile che seguì il gregge
inconsapevole del suo destino,
io fui una spiga nel campo di grano,
il cuculo ozioso intento a cantare
ora partecipo al consesso umano:
io sono Stal, l'incantatore.

Io so dei mondi dimenticati,
io so dei mondi ancora a venire,
conosco il nome delle montagne
laddove un tempo esisteva il mare,
io so perché l'agrifoglio è verde
e perché esistono le emozioni
conosco il luogo dove si perde
la percezione delle stagioni.

Fui molte forme prima di questa
ed anche questa dovrà passare:
fui il marinaio nella tempesta
e fui la riva su cui approdare.
Fui la speranza nella vittoria,
fui germoglio, per un anno intero:
fui la bugia che ipotizzò la storia
fui la sconfitta del condottiero.

Fui molte forme prima di questa
- ed anche questa sta per finire -,
fui generato, questo mi basta:
non ho segreti da rivelare.
Io fui un'aquila dei cieli tersi
poi una volpe della faggeta
fui quell'istante in cui ci siam persi
nel turbinìo d'una nevicata.

Io so del grande insegnamento
e di quando fu elargito,
io so perché proverai rimpianto
per ogni sogno che fu sognato.
Io so dei giorni fortunati
e so perché si prova dolore,
conosco il nome di ogni cosa,
io sono Stal, l'incantatore.

Conosco il nome di ogni cosa,
io sono Stal, l'incantatore.