Manifestazione Fiom a Bologna.
Davvero, grazie. Grazie alle compagne ed ai compagni, alle operaie ed agli operai, studenti, occupati, disoccupati, precari, bolognesi, italiani, persone di buona volonta' da tutto il mondo che oggi c'erano.
Io e Patty c'eravamo, siamo partiti tutti assieme da Porta Saragozza alle 9 del mattino. C'erano 2 gradi, un freddo umido che faceva battere i piedi sull'asfalto e tenere il naso dietro la sciarpa ma santoddio quante bandiere rosse, come non se ne vedevano da tanto tempo. E i volti? Vi benedico tutti, compagne compagni di questa mattina: facce pulite, sorridenti nonostante tutto e tutti. La forza che riconosco in quelle persone con cui ho condiviso tanti anni di lavoro e a cui, nonostante adesso faccia canzonette, appartengo con fierezza. Il corteo: persone educate, non una cartaccia a terra, nessuno che spintonasse per sopraffare qualcun altro: gente per bene. Imparino i mestieranti di questa oscena politica, TUTTI. Ho guardato Patty e abbiamo credo condiviso la stessa sensazione, quella di non essere soli. Ci siamo ancora, ci siete ancora.
La piazza non e' stata in grado di contenere tutto il corteo: Piazza Maggiore era immersa in un silenzio irreale, nonostante la gran folla di persone. Hanno parlato in tanti e non me ne vogliano: ho visto un uomo su quel palco, c'era solo lui.
L'ho visto commuoversi, la voce rotta da una emozione forte, ancestrale... forse la stessa percezione che avevamo condiviso poco prima nel corteo: la sensazione di eserci ancora. Parole precise, taglienti, liberate a braccia senza leggere copioni ma semplicemente dettate dalla forza della verita', della passione, della partecipazione.
Mi sono sentito orfano, politicamente parlando, in questo ultimo decennio. Ho visto un uomo con gli occhi lucidi per il sogno di un sistema mondo piu' solidale, l'ho sentito implorarci di non lasciarlo solo.
Nel mio piccolo, compagno Maurizio, conta su di me.