Babilonia - Domenica 29 dicembre 2013 ore 15.35
Con Sergio Albertoni e Valerio Corzani
È stato definito un anarcopoeta, e il suo stile di scrittura si interseca da sempre e si determina con lo studio della filosofia e dell'alchimia. Classe 1968, bolognese, Germano Bonaveri è un degno erede delle più nobili stirpi cantautorali italiane. Il suo fare musica si configura come una necessità esistenziale ed i suoi testi spesso rispecchiano tale condizione, parlano di difesa dei diritti umani, di ingiustizia sociale e politica, del progressivo avvelenamento del pianeta e della mente umana. Nel 2001 decide di dar corpo al suo progetto di cantautore e insieme a Luigi Bruno fonda il gruppo Resto Mancha con il quale realizza, nel 2005, l'album "Scivola via", che ottiene un buon successo di pubblico e critica. In quello stesso anno realizza il progetto "Quello che non ho - Tributo a Faber", uno spettacolo dedicato a Fabrizio De Andrè. Dopo aver maturato uno stile inconfondibile di scrittura e sintesi musicale, nel 2009 è la volta di un altro lavoro significativo, "Città Invisibili", impreziosito dalla collaborazione di artisti del calibro di Mario Arcari, Lucio Dalla e Marco Alemanno. Un album denso e musicalmente variegato, con brani che fondono e confondono canzone popolare, jazz, tango, passando attraverso arrembanti ritmi folk, eleganti ballate, fino a raggiungere le atmosfere raffinate ed enigmatiche degli chansonnier francesi di qualche decennio fa, ma trasposte e calate nell'universo artistico contemporaneo. Alcuni esempi da questo e dal più recente "L'ora dell'ombra rossa" arricchiscono una scaletta come sempre forsennata e ricca di sorprese, all'insegna della più fertile promiscuità sonora mai sperimentata in una trasmissione radiofonica.