Il giorno 9 marzo sara' un importante crocevia per questa dura carriera di cantautore. Il giorno 9 marzo al Teatro delle Celebrazioni di Bologna presentero' finalmente questo nuovo disco, CITTA' INVISIBILI.
Il giorno 9 marzo verra' rappresentato su quel palco il duro lavoro di due anni, lavoro infaticabile, energico, ottimista, cocciuto, malpagato o pagato affatto. Il giorno 9 marzo pensero' a Beppe, alle sue parole, ai suoi consigli. Quella sera Patrizia, Maurizio, Imerio, Enzo, Antonello, Nicola, Luigi, Luca e Gabriele renderanno onore alla musica, all'arte in genere, perche' il giorno 9 marzo questo folle ed ambizioso onirico disegno verra' mostrato alle persone che vorranno condividere con noi l'evento.
Il 9 marzo vorrei ci foste tutti: vorrei che foste li' con me per dire che si puo' ancora fare, si puo' ancora fare musica al di fuori dei circuiti malati della pubblicita' e del mafioso entourage dei soliti raccomandati. E la si puo' fare buona, perdio. Buona nonostante i baciapile che criticano consultando l'albero genealogico e le lettere di referenze, prima ancora di ascoltare. Perche', diciamolo, e' cosi' che funziona.
Allora venite, per piacere. Venite ad ascoltarci e venite ad applaudire se vi piacera', a fischiare se non gradirete. Venite a testimoniare che si puo' cambiare andazzo, che non esiste solo sanremo e re imperatori e principini e figli di, e amici di, e ripescati e ripasturati.
Sono 15 euro. Lo so, sono soldi. Non regalero' piu' la mia musica. Per l'amore e la passione con la quale sacrifico, ho sacrificato e sacrifichero' la mia vita nel tentare di resistere e fare canzoni merito che paghiate questo biglietto. Badate, non guadagnero' una lira. Mi regalerete pero' nuova energia, nuova linfa per andare avanti, per stringere i denti, per continuare a credere e sperare che si puo' fare, che si deve continuare a scrivere suonare comporre. Lo faro' comunque, e' piu' forte di me. E voi guadagnerete l'aver saputo scegliere, spegnere la televisione, uscire dal ghetto dell'ipnosi del potere.
Il 9 marzo dunque vi aspetto, portate i vostri cervelli fuori di casa e venite ad accenderli al teatro delle Celebrazioni. Io saro' li' con voi.
Germano Bonaveri