Kublai Khan, lascia che ti racconti
di una qualunque di cento città,
di come il rosso di certi tramonti
possa far piangere di felicità.
Perso tra i sogni di Marco Polo
ebbe visioni chiare della vita,
l’ispirazione di un momento solo
con quella penna stretta tra le dita.
Cito le parole di Maurizio Biancani (Fonoprint):
"Spiegare Bonaveri in poche parole non e’ compito facile. Certamente un cantautore di riferimento nello scenario italiano degli ultimi anni: la AGI lo definisce un anarcopoeta che sa coniugare raffinati testi di grande spessore (a volte densi di poesia, altre volte espressione di pura invettiva ed indignazione) con musiche dall’imponente impatto emotivo. Un artista che pur sottraendosi al mercantilismo sterile delle mode e dei grandi network e’ riuscito, soprattutto grazie ad un’intensa attività live, ad affermarsi traendo energia e popolarità dal rapporto diretto con le persone, che dopo ogni concerto finiscono per amarlo e seguirlo con passione. Un percorso sofferto ma inarrestabile che fa conoscere Bonaveri ad un pubblico sempre più vasto ed incredibilmente eterogeneo, facendolo apprezzare anche fuori dal territorio nazionale (La Radio Svizzera e la Radio Nacional Argentina ad esempio hanno i brani di CITTA’ INVISIBILI in programmazione). Ha collaborato e collabora artisticamente con grandi artisti internazionali (B. Quirici, L. Dalla, S. Melone, M. Arcari M. Fadda, A. Corsi ad esempio). Dotato di una voce calda e coraggiosa Bonaveri trascina il pubblico, e per citare Genziana Ricci: “... posso garantire che, alla fine del concerto, scendere da quella “giostra” incantata, fatta di esperienze di vita, sogni ed idee è stato molto duro.” Ha all’attivo tre dischi: - SCIVOLA VIA (Distr. Warner - Prod. Fabbrica di Parole & Musica) - MAGNIFICO (Finalista Tenco 2007, Distr. EGEA - Prod. Fabbrica di Parole & Musica) - CITTA’ INVISIBILI (Distr. RUSTY Records - Prod. Fabbrica di Parole & Musica)"
CITTA’ INVISIBILI
Estratto per la stampa
“Città invisibili” è il nuovo album in uscita del cantautore Germano Bonaveri distribuito dalla Rusty Records.
“Città invisibili”, prende corpo dopo avere maturato uno stile inconfondibile di scrittura e sintesi musicale, vanta la collaborazione di Maurizio Biancani, ed artisti del calibro di Mario Arcari, Lucio Dalla e Marco Alemanno. Un album denso e poetico che si attesta come l’affermazione dell’artista quale ponte ideale tra il mondo del cantautore e la sfera della ricerca della musica come sintesi concettuale dell’espressività.
Musicalmente i brani fondono e confondono, con consapevole originalità, canzone popolare, jazz, tango, passando attraverso arrembanti ritmi folk, eleganti ballate, fino a raggiungere le atmosfere raffinate ed enigmatiche degli chansonnier francesi di qualche decennio fa, ma trasposte e calate nell’universo artistico contemporaneo.
La scuola dei grandi cantautori italiani, quali Fabrizio De Andrè, De Gregori, Guccini, Paolo Conte, Lucio Dalla ecc... oggi ha un ottimo prosecutore: la buona musica d'autore, infatti, trova nel bolognese Bonaveri nuova linfa vitale. Cresciuto ascoltando i maestri internazionali, ma soprattutto quelli italiani, Bonaveri si è appassionato fin da giovanissimo alla musica che per lui diventa sempre più fonte di espressione poetica di quei sentimenti e di quelle emozioni che la vita riserva ad ognuno di noi.
Ogni sua canzone coglie le problematiche di oggigiorno, le elabora in poesia e le racconta in
musica con voce possente che tocca l'animo di chi l'ascolta. “Città Invisibili” è il suo terzo album (secondo da solista) ispirato al famoso racconto di Italo Calvino. I tredici brani che lo compongono sono come un viaggio attraverso le numerose “invisibilità” che ci circondano ed offrono all'ascoltatore attento un invito alla riflessione. Il progetto “Città Invisibili”, che è anche lo spettacolo che l'artista porta in tour quest'anno, ha già conquistato la stima di Lucio Dalla che in uno dei brani ha voluto apportare un valore aggiunto suonando il clarinetto. Un album da ascoltare e da vedere in concerto oppure comodamente seduti in poltrona viaggiando con la mente laddove ci conduce Germano Bonaveri.
I CONCERTI
BONAVERI - CITTA' INVISIBILI TOUR QUINTET
Il concerto in quintetto con la formazione storica di Bonaveri, ex-RestoMancha, che vede sul palco:
- Germano Bonaveri (voce e chitarra acustica)
- Antonello D'Urso (chitarre)
- Luca De Riso (basso elettrico ed acustico)
- Nicola Morali (pianoforte e tastiere)
- Gabriele Palazzi (batteria)
- Paolo Biavati (fonico)
Il repertorio storico di Bonaveri e l'ultimo album in uno spettacolo di grande impatto.
BONAVERI - CITTA' INVISIBILI TOUR QUARTET
Il concerto e' la rivisitazione dei suoi tre CD (Scivola Via, Magnifico, Città Invisibili) in chiave "etnoelettrica", con una formazione di prestigiosi musicisti.
La versatilità di Bonaveri e del trio che lo accompagna contribuiscono a dare al repertorio una chiave di lettura "diversa", ricca di suggestioni di grande impatto.
Un percorso immaginifico che vuole idealmente allargare l'orizzonte della canzone d'autore classica per aprirlo a mondi dalle connotazioni estreme, talvolta scarnificate, altre volte cariche di esuberante potenza sonora. La ricerca artistica del cantautore si e' sempre aperta a svariate contaminazioni in una tensione creativa libera da stereotipi e preclusioni: una bella occasione per sperimentare quanto "canzone" non sia un dogma sempre uguale a sé stesso, ma un veicolo di emozioni sempre diverse, capace di trasmettere le sensazioni del momento che si sta vivendo. Un "qui ed ora" musicale che saprà di certo affascinare lo spettatore.
Sul palco, oltre a Bonaveri (chitarra e voce), saliranno:
Marco Fadda (percussioni)
Edmondo Romano (fiati)
Stefano Melone (tastiere ed elettronica)
BONAVERI - CITTA' INVISIBILI TOUR TRIO
Concerto acustico di strumenti a corda. Lo spettacolo così concepito crea un'atmosfera diretta, intimistica, una dimensione più tradizionale e vicina alle radici del cantautore più vero, ruvido ma poetico al tempo stesso. Dotato di una voce calda e possente, Bonaveri trascina il pubblico attraverso le “Città Invisibili”, descritte magistralmente in tredici brani che compongono il suo nuovo album ispirato al famoso racconto di Italo Calvino.Nel corso del concerto i brani nuovi saranno affiancati anche da alcune canzoni, quali “Torquemada”, “Magnifico”, “Contro”, “Stato sociale”, “Oltre l’arcobaleno” …, tratti dai suoi precedenti lavori e che lo hanno fatto apprezzare dal suo pubblico.
oltre a Bonaveri (chitarra e voce), saliranno sul palco:
Luca De Riso (basso)
Antonello D’Urso (chitarre)
HANNO DETTO DI LUI:
"...Vestita indistintamente con abiti folk, jazz e world, ogni canzone da Danza a Controvento, Clandestino, Miraggi, Onde, Il ragno, Lettera al figlio sino a Reverse coglie le problematiche quotidiane, le elabora in poesia e le racconta in musica attraverso una voce possente che tocca l’animo di chi l’ascolta portando a galla quelle emozioni che la vita riserva ad ognuno di noi. I tredici brani sono una sorta di viaggio attraverso le numerose "invisibilità" che ci circondano e invitano alla riflessione. Un perfetto esempio incorniciato nella bacheca dei grandi cantautori italiani…"
Sergio d'Alesio / SUONO Nov 2010
“Finalmente un cantautore che ha il passo di Fossati, le voglie di Conte e il breviario di De Andrè, ma che vive tutto con bella personalità. Un figlio dei nostri tempi che ha mandato a memoria la lezione dei grandi. E di Calvino.”
Massimo Cotto / MAX di Ottobre 2010
“Il secondo album solistico di Germano Bonaveri, CITTA' INVISIBILI, e' senza dubbio uno dei migliori esempi recenti di canzone d'autore "classica". Impossibile non approfondire."
Federico Guglielmi / IL MUCCHIO Ott 2010
”E’ il suo terzo lavoro, dopo Magnifico e Scivola via (con i Resto Mancha). Un’opera matura, completa. Bonaveri scrive e canta canzoni perché ha cose da dire. Bonaveri è di parte e non lo nasconde. Non tace. Un gran bel disco che a noi è piaciuto molto.”
G. Boccardo, Creuzadema
“Città invisibili, il nuovo disco del cantautore bolognese e’ la folgorante risposta di chi non si arrende, di chi pensa si possa vivere in un paese lontano dalle vergogne e sciatterie quotidiane. Bonaveri, al suo terzo disco, e’ cresciuto, lascia da parte qualche slogan di troppo, invettive e moniti. Si fa trasportare dal vivere quotidiano per mettere a fuoco l’invisibilità’.”
Cesare Vanzella, www.agi.it
”La presenza di Bonaveri sul palco infonde nelle persone un senso di benessere emotivo e di libertà infiniti. Il cantautore accompagna le sue canzoni con mimica, gestualità ed una bellissima voce, forte e decisa. Nelle sue canzoni e nella sua musica è riconoscibile un “Poeta Contemporaneo”, che non ha timore ad esprimere in modo spontaneo le sue riflessioni sulla società di oggi, senza dimenticare i sentimenti e le emozioni che accompagnano da sempre l’esistenza. Questo poeta della vita ha tantissimo da dire e sa come farlo con estrema naturalezza e originalità.”
Genziana Ricci www.genzianatraifiori.it art news & collaterals
”Perché Bonaveri (e lo dicevamo già anni fa) quando scrive sa cosa sta scrivendo ed ha sempre cose interessanti da dire. Ascoltiamolo senza paraorecchie. Sono parole che fanno bene al cuore. Sono musiche che fanno respirare. Sono canzoni da portare con noi.”
Giorgio Maimone, Brigata Lolli
“Germano Bonaveri, un’infinita idea di libertà e originalità”
Isa Tamagnini (Officinewort.it)
“Con Bonaveri, la parola cantautore riprende quota”
Cesare Vanzella - AGI (Agenzia Giornalistica Italiana)
“Dalla sua Bonaveri ha infine una voce potente, timbricamente compatta e pulita, che si presta a veicolo preferenziale di espressione delle proprie idee” Kataweb Musica ”Germano Bonaveri e’ un artista della re-esistenza, cosciente che il successo ha un prezzo da pagare all’industria del consenso, e che dobbiamo cambiare la musica”
Edoardo Kanzian (Giornalista - Il pane e le rose, Premio Tenco)
“Questo cantautore le qualità migliori che un artista possa avere le ha: originalità, bella voce, gestualità. Tutto.”
Davidia (dal blog Davidia storie di un cuore qualsiasi) marzo 2009
“Voce da cantautorato colto e musiche fuori dal tempo che profumano di Jazz, Blues, Sudamericana e suonate come dio comanda."
Maurizio Bianchimano (www.bianchimano.com) 2009
"Le canzoni di Germano Bonaveri sono metafore sulle contraddizioni del quotidiano, squarci disillusi sull'Italia e sul vuoto morale dilagante"
Il Corriere della sera maggio 2007
"Germano Bonaveri è una persona che canta perché ha qualcosa da dire. Ed è un piacere ascoltarlo"
bielle.org
Quartet: MAGNIFICO Live
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Quintet: CLANDESTINO Live
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