Questa terra,
che ogni giorno invado
col mio passo profano
e che dolcemente sopporta il mio incedere,
noncurante delle cadute
o delle mille buche
che da ragazzo amavo ferire nel suo ventre,
esiste.
Ed in essa milioni di vite,
di bambini sognanti draghi,
con ingenui picconi
a picchiettare innocui contro alberi immoti.
So di non essere nulla,
so di non conoscere.
So che ho un sasso in tasca,piccolissimo.
Non portero' il tuo, ne il suo.
Non sono martire ne' eroe,
ne' cerco gloria.
Voglio soltanto continuare,
solitario,
a scavare piccole buche non lisce,
non belle,
ma mie.